Il 22 Marzo è la Giornata Mondiale dell’Acqua.
Il World Water Day è istituito dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) il 22 Dicembre 1992, ci ricorda l’importanza di questo bene così prezioso che troppo spesso diamo per scontato.
La nostra “linfa vitale” è sempre più a rischio. Questo a causa dell’eccessivo sviluppo e consumo, al punto che le Nazioni Unite evidenziano il rischio di una crisi globale. Il tema di quest’anno, infatti, è accelerare il cambiamento per risolvere la crisi sanitaria e idrica mondiale.
Da uno studio emerge che, circa due miliardi di persone non hanno l’accesso ad acqua potabile sicura. Mentre 3,6 miliardi non lo hanno a servizi sanitari affidabili. Nel mondo ci sono 1.386 miliardi di km³ di acqua, della quale il 97% è salata, e solo il 3% è acqua dolce di ghiacciai, falde acquifere e laghi. Quasi 2 miliardi di persone non hanno accesso a queste fonti e sono costrette a vivere in condizioni di emergenza idrica.
Un ulteriore problema che grava anche sul nostro Paese è la siccità. L’assenza di piogge è un dato che ci deve far preoccupare. Dopo un’estate 2022 caratterizzata da un caldo record, anche l’inverno appena conclusosi è stato più secco che mai.
Il 22 Marzo è la Giornata Mondiale dell’Acqua, per evitarne lo spreco non basta chiudere il rubinetto mentre lavate i denti.
Infatti, l’acqua è impiegata nella produzione di alimenti, indumenti e molti altri prodotti che consumiamo. Basta pensare che per produrre un paio di jeans occorrono tra i 7.000/10.000 litri di acqua; per una t-shirt ne occorrono 2.700. In questi casi, la soluzione è evitare di acquistare capi di abbigliamento fast fashion.